LE RADIAZIONI POSSONO MODIFICARE IL DNA

 

le radiazioni naturali possono causare patologie

È quanto emerso durante il Convegno Nazionale ARPA tenutosi a Novara dal 6 all’8 giugno 2012, e confermato anche poche settimane dopo durante il congresso internazionale tenutosi a fine giugno 2012 presso il centro di ricerca europeo con sede a Ispra (VA).

Sono ormai molte le ricerche effettuate sul rapporto causa-effetto di patologie anche gravi causate dalle radiazioni naturali, anche in piccole dosi.

In entrambi i Convegni sopracitati, la dottoressa Anna Giovanetti dell’ENEA di Roma non solo ha sottolineato la pericolosità delle radiazioni naturali anche in bassissime dosi, ma ha anche relazionato su alcune sperimentazioni di trasmissione di radioattività negli animali: la trasmissione nei pesci e nei topi.

Alcune sperimentazioni confermano la trasmissione della radiazione

La prima sperimentazione è consistita nell’ irradiare dei pesciolini attraverso una bassissima dose di radioattività e poi, mettendoli in una vasca con altri pesci non irradiati, nel verificare se i pesciolini irradiati erano in grado di trasmettere la propria radioattività ai pesci non irradiati: in pochissimo tempo tutti i pesci non irradiati sono stati “contaminati”!

Una sperimentazione analoga è stata effettuata sui topi : impiegando basse dosi di radioattività naturale sono stati irradiati alcuni topolini che poi, posti in gabbia, sono riusciti a “contaminare” altri topi che in precedenza non erano stati irradiati.

Questo secondo caso è ancor più sorprendente, in quanto il “contagio” è avvenuto senza trasmissione in acqua, ma solo stando nelle vicinanze degli altri animaletti! Questo potrebbe capitare nel tempo ad esempio anche agli operatori sanitari che trattano i propri pazienti su un lettino posizionato in corrispondenza di una radiazione naturale, anche se di basso dosaggio.

Le radiazioni possono modificare il DNA

Il dosaggio della radiazione viene rilevato attraverso speciali spettrometri nucleari, impiegati anche nel settore ambientale e domestico per riscontrare perfino le bassissime dosi di radioattività naturale di tipo gamma, sia nel terreno sia nei materiali da costruzione.

Proprio al convegno internazionale tenutosi a Ispra, i relatori hanno posto l’accento sul pericolo delle radiazioni naturali che, essendo ionizzanti, anche a bassissime dosi possono modificare il nostro DNA e, di conseguenza, far divenire le nostre cellule “mutagene” . A questo proposito, la dott.ssa Giovanetti dell’ENEA ha dichiarato, durante la sua relazione, che «è sufficiente una sola cellula mutagena a generare il cancro».

TRASMISSIONE GENETICA CAUSATA DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI

“Le radiazioni ionizzanti riescono a causare un danno biologico, a livello cellulare e tessutale, attraverso un meccanismo sia DIRETTO (macromolecole cellulari e tessutali subiscono direttamente gli effetti) che INDIRETTO (alterazioni delle macromolecole dovute ai radicali liberi)…Gli effetti genetici delle radiazioni ionizzanti sono: le aberrazioni cromosomiche; le variazioni del numero di cromosomi; le mutazioni genetiche trasmissibili…”

TRATTO DA: IL GIORNALE ITALIANO DI CARDIOLOGIA INVASIVA N. 3 – 2014 EFFETTI PATOLOGICI DELL’ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI  Andrea Borghini, Maria Grazia Andreassi CNR, Istituto di Fisiologia Clinica, Pisa

Gli effetti prodotti dipendono dal tempo di esposizione, dalla dose della radiazione e dalla concentrazione su determinate parti del corpo, in particolar modo sull’area genitale femminile. Ne deriva che una donna esposta a livello delle ovaie e dell’utero per lungo periodo alla radiazione naturale proveniente dal sottosuolo può influenzare geneticamente il nascituro.

DI SEGUITO VENGONO RIPORTATI ALCUNI ARTICOLI SULLA TRASMISSIONE GENETICA CAUSATA DA RADIAZIONI IONIZZANTI

TRATTO DA: ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ – Disturbi dello Spettro Autistico. L’autismo ha una base ereditaria? LA RISPOSTA È AFFERMATIVA: È DI ORIGINE BIOLOGICA!  «La base ereditaria dell’autismo è sostenuta principalmente da due osservazioni: i gemelli identici (monozigoti, che condividono completamente il patrimonio genetico) hanno probabilità maggiori di essere entrambi affetti da autismo rispetto ai gemelli fraterni (dizigoti, nati dallo stesso parto, ma che derivano dalla fecondazione di due uova da parte di due diversi spermatozoi)»

TRATTO DA Enciclopedia TRECCANI “Malattie genetiche ed ereditarie” – Dott. Giuseppe Novelli  “Alcuni agenti, in particolare le radiazioni ionizzanti e determinati mutageni chimici (per esempio, pesticidi, farmaci antitumorali e antiepilettici ecc.), aumentano significativamente la frequenza delle mutazioni cromosomiche (effetto clastogeno)… Negli ultimi anni lo studio sistematico dei pazienti con ritardo mentale medio-grave associato a dimorfismi e/o a difetti congeniti con le tecniche di citogenetica molecolare ha permesso di identificare microdelezioni in diverse patologie umane come il ritardo mentale, l’autismo e la sterilità maschile”.

 DIAGNOSI PRECOCE DELL’AUTISMO CAUSATO DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI

Risonanza Magnetica Nucleare: prova comparativa sul cervello.

Grazie alla risonanza magnetica si è scoperto che è possibile diagnosticare l’autismo prima del suo esordio. Un vantaggio per iniziare da subito le terapie.
Analizzando le immagini gli scienziati hanno scoperto a posteriori che il cervello dei bambini con autismo (a 25 dei 106 partecipanti è stato diagnosticato dopo i 2 anni) presentava un ritmo di crescita maggiore rispetto ai non autistici nel periodo compreso tra i 12 e i 24 mesi di età. Non solo, il dato più interessante riguarda quanto scoperto nei primi 6 mesi di vita. Dalle immagini delle strutture cerebrali emerge infatti che la superficie della corteccia cerebrale cresce più in fretta.

Pubblicato il: 17-02-2017  Redazione Salute  FONTE : Nature, National Institutes of Health

Immagine risonanza magnetica: comparazione cervello a 24-12-6 mesi bambino autistico (immagini sopra) e non autistico (immagini sotto).